RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°33 * LUGLIO 2021 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM
deve essere ricomposto in unità. Alla luce di questo si potrebbe dire che la poesia in generale, come io l’intendo, e nel suo piccolo la mia, sono un tentativo di cammino verso questa unità, che tuttavia non viene mai ricomposta del tutto, perché non può esserlo. La poesia non trova la pietra filosofale, si limita a indicare il Mistero, di cui Julian Blaga parla come di una necessità imprescindibile per l’uomo. Questo oggi, in un mondo che accanitamente rifiuta il Mistero – e lo vuole in ogni modo distruggere attraverso la scienza e la tecnica – mi sembra un’indicazione fondamentale. La poesia è meditazione e anche incessante opera alchemica, il Magunm Opus, rielaborazione e trasformazione della materia - sensazione emozione pensiero rapporto dell’uomo con sé e con il mondo attraverso la parola, il Logos. Logos che rimane precluso, come la pietra filosofale tanto vagheggiata e affannosamente cercata. Questo è forse quello che diceva anche Mallarmé e che da allora uno stuolo di poeti si affanna a ripetere in forme meno squisite: il fallimento della parola. E allora perché scrivere? la poesia non è un lamento narcisistico e autoreferenziale, ma appunto un Magnum Opus destinato a una gloriosa sconfitta non perché la pietra filosofale non esiste, ma perché raggiungerla ci è precluso. A questo forse accenna un’altra breve poesia di Rosa alchemica: Piccola apocalisse di neve, in cui è di nuovo presente l’opposizione fuoco e acqua (sotto forma di neve, cioè di freddo), con allusione al Graal in quanto pietra filosofale, ma il finale smorza il tutto in una sorta di eterna sera che illumina il paese dei morti, allontanandola definitivamente. Quanto alla rubedo, in verità il colore rosso non è forse molto presente in questo libro ma lo è nella mia poesia, basti pensare a Natività di Rennes, sempre in Rosa alchemica, in cui il rosso viene ripetutamente scandito: “il rosso/il rosso/il rosso “e associato al sangue, al buio, alla crisalide e il passaggio esplicitamente indicato è quello dalla nigredo alla rubedo. Anche quello del sole (citrinitas) è un motivo ricorrente, sia nel testo in prosa Diario di Saorge (Rosa alchemica), testo cosmico per eccellenza: “Dall’orgasmo del sole,
un’eiaculazione di stelle”, sia nella raccolta Dal buio della terra, dove è associato alla nigredo in Attimo:”La morte coglie l’attimo assente in cui l’occhio/sfavilla nel gioco/colpisce quando il ragazzo alza il capo indifeso/incontro al sole, e a terra sparge in rossa pioggia/il suo manto regale.” Il rosso è anche presente in uno dei Canti atlantici, il Canto del fuoco, sempre in Rosa alchemica, che riprende
incorporandola una citazione da Eraclito:” Il 149