RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°33 * LUGLIO 2021 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM
ripercorre tutta la sedia rappresenta il respiro della terra. Eppure l’opera non è la sedia, ma ciò che essa contiene. La poesia “Imperia” recita: “Amo il respiro della terra / che a ogni alba si innalza / imperioso / desioso / a ricevere un tenero bacio dal sole”. Il respiro nasce dalla terra o dal cielo? La cosa certa è che esso non si ferma e continua il suo infinito andare a braccetto con il tempo. Per rispondere alla prima parte della tua domanda penso che se dovessi trovare simbologia in questa mia arte, la ritroverei nel mio stare nel Tutto che mi attornia, sentimenti ed emozioni comprese. Ogni cosa esiste se ne conosciamo l’esistenza. La cosificazione dell’oggetto creato è necessaria e primaria, non potrebbe esistere altro modo che rendere materia la poesia senza l’oggettivazione della stessa. Tuttavia, l’opera tridimensionale che nasce è sì oggetto ma anche simbolo di un concetto che sta alla base del processo di creazione. In parole povere dietro ogni opera c’è la spontaneità dell’idea che lascio fluire libera e solo se qualcuno mi chiede spiegazioni cerco di rintracciare i vari perché e percome. La Poesia Sculturata credo sia un’allegoria vera e propria poiché nasce dall’astratto per divenire concreta; per via di un processo di astrazione viene espulsa dal pensiero e assume forma solo perché ne sono capace, nel senso che so utilizzare le mani. Vi è una congiunzione tra il pensiero e le mani le quali elaborano perfettamente l’idea. Devo ringraziare la manualità che mi ritrovo, è grazie alla mia fabbrilità creativa se posso spaziare nel fare, nel costruire e non solo nell’arte ma anche nell’artigianato. Eppure dall’allegoria all’alienazione il passo è breve: nel momento stesso in cui l’opera da idea diventa reale, si stacca da me, si stacca perfino dalla poesia stessa, e io la guardo, la osservo, è di fronte a me. Essa si lascia guardare e, in questo suo dire, mi narra di poesia e materia. Mi rendo conto che è un controsenso: nel crearla io mi sono ritrovata 155