Euterpe n°33 - "Amori impossibili tra arte, storia, mito e letteratura"

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RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°33 * LUGLIO 2021 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM

intera, eppure ora essa si emancipa da me, mi lascia, mi abbandona. Ma a me non importa poiché una volta creata essa esiste, le ho dato vita e lei, di rimando, brilla di luce propria.

L.S.: Il procedimento che porta allo sviluppo e alla realizzazione di una “poesia sculturata” è – se ho ben compreso – quello di partire dal testo poetico per poi pensare alla sua realizzazione concreta nello spazio, la sua “forma unica della continuità nello spazio” per dirla alla Boccioni. È mai accaduto (e se no, perché?) il procedimento contrario: partire da una composizione, un assemblaggio di materiali, un’idea d’istallazione per giungere al testo poetico? G.F.: Lorenzo, nel procedimento a cui tu fai riferimento una parte fondamentale ce l’ha l’esigenza tutta mia di voler rendere la poesia libera e tridimensionale. Il mio creare poesia unita alla materia non nasce da un giorno all’altro ma esisteva già nei miei disegni di bambina. La poesia mi ha dato la possibilità di dare forma alle immagini create dalla mia fantasia. Quando nel 2013 allestii la mia prima mostra itinerante la dott.ssa Vitale nell’osservare l’allestimento definì le opere “mandala”; altri, nei mesi successivi, le chiamarono istallazioni, altri poesia visiva e altri semplicemente opere. Ma lo storico e studioso Pippo Oddo nella sua prefazione al mio secondo libro - quasi un mini saggio di parecchie pagine - mise in chiaro, fin dal titolo “Giovanna Fileccia e la poesia sculturata come ricerca e tessitura del destino umano”, che esse avevano una loro identità ben precisa non rintracciabile in nessun panorama artistico e poetico da lui conosciuto. Egli notò come il presepe che avevo realizzato nel 2009 insieme a mio marito Alessandro, contenesse tutti gli elementi che poi avrei riproposto in futuro. Pippo vide dall’esterno ciò che io non riuscivo a vedere dal mio interno. Fu lui che mi suggerì di battezzarle “opere tridimensionali di Poesia Sculturata” ritenendo che il mio fosse “un nuovo, gioioso

parto della fantasia creativa e marca di riconoscimento (come la Z di Zorro)”.

Lorenzo, ho anticipato con questa premessa la mia risposta alla tua domanda per chiarire un passaggio fondamentale: io non penso all’opera da creare, non nel senso di pensare di realizzare e dare forma a questa o quell’altra poesia. La scultura si materializza nella mia mente in un istante, si presenta a me in un baleno e, in quel baleno, la vedo già realizzata. Il mio pensare è in relazione a come fare per darle consistenza, renderla reale e immetterla in uno spazio che prima non occupava. Detto ciò mi catapulto nel mondo futurista di Boccioni, scultore e pittore che apprezzo per il suo saper vedere e rappresentare il movimento in funzione dell’idea di spazio. La continuità dello spazio a cui egli fa riferimento è, secondo me, la fluidificazione stessa dell’idea che diviene opera, scultura. Non so se il processo creativo di Umberto Boccioni si possa affiancare o paragonare al mio, sta di fatto che io parto dalla poesia, è lei che mi dice, mi sussurra, mi invita affinché evolva in materia. La risposta alla tua domanda è sì, ho attuato, fino a ora una sola volta, il procedimento contrario che dalla materia mi ha portato alla poesia e il risultato è il mio terzo libro Marhanima, un poema in perenne moto di circa seicento versi dedicati al mare e agli uomini del passato, del presente e del futuro. Marhanima è nato dalla raccolta di manciate di sabbia, sabbia che poi ho utilizzato in ogni scultura, ecco perché ho scelto di intervallare le ventidue strofe con le opere tridimensionali di Poesia Sculturata realizzate fino al 2017, anno in cui Ed. Simposium ha pubblicato il libro che, tra gli altri, contiene la prefazione del compianto Soprintendente del Mare e Assessore Sebastiano Tusa. 156


Articles inside

MICHELE BORDONI – “Intervista a Donatella Bisutti”

35min
pages 137-150

LORENZO SPURIO – “Intervista a Giovanna Fileccia, ideatrice della Poesia Sculturata”

20min
pages 151-160

MICHELE VESCHI –“Vicini alla Creazionedi Enzo Braschi”

4min
pages 135-136

LAURA VARGIU –“Poesie dell’indacodi Andrea Sponticcia”

2min
page 134

ENZO CONCARDI –“Epifanie dell’incredibiledi Carola Infonsini”

8min
pages 130-132

FRANCESCA LUZZIO –“Tutto questo tempodi Nicola Ravera Rafele”

2min
page 133

un volume-archivio”

3min
pages 128-129

GRAZIELLA ENNA – “Gli amori impossibili nella Gerusalemme Liberatatra opposizioni e devianza”

20min
pages 110-118

amorose: Le nostre anime di nottedi Kent Haruf”

9min
pages 124-127

LUCIO ZINNA – “Giselda Fojanesi e la sua avventura siciliana” LUCIA BONANNI – “Quando i legami familiari sono d’impedimento alle relazioni

14min
pages 119-123

FRANCESCO MARTILLOTTO – “Gli amori “infelici di fine” nella Gerusalemme Liberata”

15min
pages 105-109

FAUSTA GENZIANA LE PIANE – “Honoré de Balzac e Madame Hanska”

12min
pages 101-104

APOSTOLOS APOSTOLOU – “Il simbolo e la metafora fra mitologia, arte, poesia e letteratura”

7min
pages 94-96

DOMENICO DEFELICE – “L’amore impossibile di Solange de Bressieux”

10min
pages 97-100

LORETTA FUSCO – “Un viaggio chiamato amore”

4min
pages 82-83

AMEDEO DI SORA – “La barca dell’amore s’è spezzata…” ANNA MANNA CLEMENTI – “Il fascino dell’alba per un incontro storico memorabile:

8min
pages 87-89

Cartesio e Cristina di Svezia”

11min
pages 90-93

LORETTA FUSCO – “Noi ci diciamo cose oscure”

5min
pages 84-86

VALTERO CURZI – “La possibilità dell’impossibilità di un sentimento amoroso”

10min
pages 78-81

ANTONIETTA SIVIERO – “Mala Zimtebaum ed Edek Galinski: un amore ad Auschwitz”

3min
pages 76-77

SERGIO CAMELLINI – “Beatrice, amore tra mito, realtà e leggenda”

3min
pages 72-73

di una tragedia”

1min
page 64

LENNY PAVANELLO – “Domani è un altro giorno: riflessioni su Via col vento di M. Mitchell”

4min
pages 70-71

MICHELE VESCHI – “Limiti 3X2”

9min
pages 66-69

MARIA POMPEA CARRABBA – “Pudico desiderio”

1min
page 50

TINA FERRERI TIBERIO – “Ettore e Andromaca: l’addio”

5min
pages 74-75

MICHELE VESCHI – “Il Re burla”

2min
page 65

GIOVENALE – “Messalina” (traduzione di Corrado Calabrò

2min
page 39
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