RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°33 * LUGLIO 2021 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM
il poeta, facendosi ora soggetto della propria ricerca, soggetto empirico, testimonia anche le istanze, la “storia”, le conflittualità, le virtù – liberatorie e non – del presente: dando così plausibilità alle sue scelte e rivendicando un diritto di contraddittorio che non appartiene più alla “comunità” in quanto tale, bensì al singolo che sappia conquistarselo opponendosi ai processi in corso. Si tratta, dunque, di un recupero del “sé”, di una reazione alle incrinature dei legami, di una ricerca nel cuore stesso dei problemi, sino a scoprire che magari il possesso del proprio io o della propria autenticità è la certezza anche che consacra irrimediabilmente ogni evento della propria storia vissuta. Ma pur con questi rischi, non riesco a concepire una possibilità diversa per la mia poesia». 23 Lo stesso Cerilli ha scritto: «Il discorso ordinario che si trasforma, così, in un’indagine che mette “in questione” il mondo della vita quotidiana e che consente, nelle sue situazioni concrete […] la presa di coscienza e l’avvertimento della irrinunciabilità del significato morale dell’esistenza; il “dubbio”, inoltre, consente a Moretti da un lato di ribadire il carattere enigmatico di ogni aspetto (aspetto fenomenologico) del proprio “vero” e, dall’altro, di maturare via via un’articolazione riflessiva che puntualizza e sostiene le stesse tensioni problematiche»24. Ecco alcuni versi scelti dal ricco repertorio poetico di Moretti che reputo particolarmente incisivi, pur nella loro allusività: «Ha radici la terra / nel nostro tempo vissuto, / e può essere anche questo indecifrabile / abisso il senso altero / delle nostre mete »25; «I nostri segreti /
(le altre storie a noi più vicine) / sono spesso nascosti dentro piccole / nicchie, svelati con voce sommessa»26; «Nessuno può chiedere anticipi / se vivere è questa imprevedibile scoperta / del quotidiano e se ogni storia / è solo una fragile armonia / al conto delle ferite »27; «La vita è sempre vera, / quando si crede che sia la propria / e se si ha una finestra alle spalle, / un uscio per la fuga»28.
Ricondurre la vasta produzione letteraria di Moretti a poche pagine – lo riconosco – è un atto insoddisfacente e a tratti forse anche inclemente verso lo stesso autore che meriterebbe spazi e approfondimenti ben maggiori. Pur tuttavia credo che quell’ampio fermento critico che Moretti fu in grado di sviluppare negli anni e di cui fu senz’altro elemento distintivo debba in qualche maniera continuare e contributi critici – pur brevi o approssimativi per quanto possano apparire, ma sempre retti da grande rispetto e riconoscenza verso la sua opera – siano da proporre, incentivare, diffondere per alimentare quello spazio dialogico – formale e cordiale, certo, ma mai austero – valevole di nuove indagini, prospettive e arricchimenti di sorta. Alcune parole del critico Massimo Pamio sembrano opportune per chiudere questi brevi paragrafi sull’opera – e l’atteggiamento speculativo – di uno dei più illustri abruzzesi in campo letterario della nostra età: «La poesia, la poesia vera, [è] quella che media ed evolve tensioni e occasioni, non va considerata come un passatempo vespertino o come un diletto domenicale, quanto come una fatica conquistata, una passione da disciplinare con la severità della riflessione e sulle fondamenta di un metodo foggiato senza attitudini al ribasso. Allora, se ciò ha un senso, aggiungerei che i poeti degni di udienza sono in realtà pochi».29 LORENZO SPURIO
VITO MORETTI, Le ragioni di una scrittura, op. cit., p. 18; cit. in DANTE CERILLI, L’enigma e la forma, op. cit., p. 36. DANTE CERILLI, L’enigma e la forma, op. cit., p. 94. 25 VITO MORETTI, Da parola a parola, op. cit., p. 51. 26 Ivi, p. 54. 27 Ivi, p. 72. 28 VITO MORETTI, Dal portico dell’angelo, Tracce, Pescara, 2014, p. 59. 29 VITO MORETTI, Le ragioni di una scrittura, op. cit., p. 51. 23
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