RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°33 * LUGLIO 2021 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM
alla vita.
Dësmentià…
Ma è sufficiente ne porti io il peso, lo capisca io il senso. Provami che hai capito, questa volta.
Co’l daj ëd j’arcòrd coparomo La masnà d’antan ch’a scapava Minca di a l’arserca ’d vos silìngrie Ant j’euj bërlusent ëd na comba Che as treuva pa nen, belessì…
Provaci almeno, oggi più che mai, devo credere forte ancora.
Se nen cora a beslìa la prima…
Non posso dirtelo, amore. Proprio perché ti chiamo amore.
Traduzione Quando bela la primavera: sogno (o fantasia) dell’inverno che non c’è…
Cora a beslìa la prima: seugn (o mistà) dl’ivern che a-i é pa…83 di DARIO PASERO84
Quando bela la primavera coi suoi giorni/ di pioggia e sole/ Dall’uscio della mia baita osservo se/ Si può vedere di sbieco la meridiana accesa/ da un solicello reso cenerino dalla foschia/ È quando noi, pastori del nulla,/ appariamo come spauracchi/ in questa borgata sfuggente// Ieri il cielo nevicava saggezza/ (Finalmente…)/ Sui rododendri dei miei giorni/ Dimenticati…// Con la falce dei ricordi taglieremo/ Il ragazzo d’un tempo che fuggiva/ Ogni giorno alla ricerca di voci color lilla/ Negli occhi luccicanti di una valletta/ Che non si trova, qui…// Se non quando bela la primavera…
Cora a beslìa la prima co’ij sò di ëd pieuva e sol Dal lindal ëd mia mèira i bèico se As peul ësmicé la solarìa ’nvisca da ’n solèt ësbiavì d’la borin-a A l’é cora nojàuti, bërgé dël nent, is mostroma pèi ëd bërgiabàu an costa ruà scaparìa
Vietato l’amore di PATRIZIA CAFFIERO85
Jer ël cel a fiocava saviëssa (A la fin…) An sj’artezin dij me temp
Passano intere generazioni di sogni e non ti penso potresti essere fiore di spina, automobile, fiammifero nessuna appartenenza, l’onda di un desiderio neanche l’ultima vestigia del dispetto, una laconica vena di rancore.
Parlata piemontese del nord-ovest della provincia di Cuneo (pianura e basse valli saluzzesi) 84 DARIO PASERO (Torino, 1952) vive ad Ivrea. Attualmente è in quiescenza, dopo essere stato per trenta anni docente di ruolo di Italiano e Latino al liceo classico di Ivrea. Suoi testi, in lingua e dialetto, sono apparsi sulle riviste Ij Brandé-Armanach ëd poesìa piemontèisa, La Slòira, Diverse Lingue, Voce Romana oltre che su siti specializzati. Al suo attivo sono i volumi di poesie piemontesi: An sla crësta dl’ombra (2002), Masche Tropié Bërgamin-e e Spa (2006), L’ombra stërmà (2012), Tèit Canaveuj (2014), Ubach e Adrèit (2016). Alcune sue composizioni sono ospitate nei volumi antologici Forme della terra-Dodici poeti canavesani (2010) e L’Italia a pezzi (2014) e nell’annuario Punto Almanacco della poesia italiana (2015 e 2016). Ha curato l’edizione critica delle poesie piemontesi di Alfredo Nicola e del teatro di Armando Mottura; ha collaborato al primo e al secondo volume di La letteratura in piemontese (2003 e 2004); in seguito ha pubblicato l’edizione critica delle poesie piemontesi di Ignazio Isler (1699-1778). Nel campo della letteratura italiana si è occupato di Carlo Botta e di Edoardo Calandra. È direttore della rivista trimestrale La Slòira. 83
Ogni secolo, quando rintocca l’orologio della morte delle storie PATRIZIA CAFFIERO (Lecce, 1969) vive e lavora ad Anzola nell’Emilia (BO) come Referente del Servizio cultura del Comune. Ha pubblicato il romanzo Guarda che prima o poi Dio si stancherà di te (2007), le raccolte di racconti Incredibili vite nascoste nei libri (2017) e Il pianeta delle occasioni perdute (2021), oltre a numerosi racconti in varie antologie e riviste. Ha collaborato (2018-2019) con la rivista letteraria «Zona di disagio» con recensioni letterarie, teatrali, musicali. 85
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