RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°33 * LUGLIO 2021 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM
perché dalle vostre labbra, troppe volte, sono sfuggite parole così sporche, che neanche un sordo pregherebbe di udire. Provate a cercare una dea, il quale profumo vi porterebbe a recidervi il naso, per non essere disgustato da altre fragranze. Una sirena, per la quale vi strappereste via le orecchie, pur di non sentire altra melodia, oltre la sua incantevole voce. Vi auguro di trovare una venere, che vi faccia innamorare a tal punto, da portarvi a pugnalarvi il cuore, per non sentirlo più battere lontano da lei. Che vi faccia comprendere, che amore non può essere vendetta. Che gelosia non può essere amore.
e nei languidi lamenti della notte pozzo nero dove annegare la vergogna e rinnovare la solitudine della vuota alcova. Solo rumori di memorie a riempire il vuoto delle ore protese alla partenza di chi il tuo cuore ha messo nella stiva come zavorra da gettare in mare se questa è ragion di stato e volontà suprema. Come un sudario sono le onde dove spegnere il fuoco del dolore : la Moira donerà a Didone un lascito: la gloria.
Trasmigrano di MARIA PIA QUINTAVALLA101 I Trasmigrano i corpi, così l’amore che mi sposta e muove ali che si toccano sfilano appena il collo gli occhi, più leggeri nel sorriso. Sogno anse di nomi spinti da sonno cieco e cani che riaprono l’alba;
Il lascito di Didone di GABRIELLA PACI100 Ah, che cosa provasti, Didone, osservando queste cose, e che gemiti mandavi, spiando dall’alto della rocca i lidi che si animavano, e vedendo davanti agli occhi tutto il mare sconvolgersi di così alte grida. “Improbe amor,quid non mortalia pectora cogis?” amore crudele, a che cosa non costringi i cuori dei mortali? (VIRGILIO, Eneide, IV-412)
lui, lei che si ricambiano il cerchio del piacere, dopo i cimiteri delle macchine là fuori, ne trattengono il cuore, lo smarrito
Se il silenzio avesse potuto contenere tanta passione sotto la cenere non avresti avuto il grido sospeso negli occhi e il tremito delle labbra a dire lo sgomento che ti rende ebbra e che ti dà febbre e brividi di ferita.
MARIA PIA QUINTAVALLA (Parma, 1952), vive a Milano. Poetessa e critico letterario, ha pubblicato i libri Cantare semplice (1984), Lettere giovani (1990), Il Cantare (1991), Le Moradas (1996), Estranea (canzone) (2000), Corpus solum (2002), Album feriale (2005), Selected Poems (2008), China (2010), I Compianti (2013; 2015) Vitae (2017), Quinta vez (2018). Presente in antologie tra le quali Ultime: Ossigeno Nascente (2019) e Braci (2020). Dal 1985 cura una rassegna e antologie di Donne in poesia, rubriche: Scrivere al buio, Le Silenziose (Book City Milano), Muse, Autori Resurrezioni, (Casa cultura), Essere autrici / essere curatrici (Palazzo Sormani, Palazzo Marino). Ha curato Bambini in rima/ la poesia nella scuola dell'obbligo (1988), Coppie del ‘900 in poesia (2018). Tra i premi vinti figurano: il “Cittadella”, “Alghero Donna”, “Città S. Vito”, “Contini”, “Alda Merini”, “Città di Como”, “Europa in versi”, “Pontedilegno”; è risultata nella cinquina finalista al Premio “Viareggio”. Le sue poesie sono tradotte in numerose lingue. 101
Donna schiava senza catene legata ad un cielo senza più sole ; anche la Luna non ha più chiarore nei raggi spenti GABRIELLA PACI (Cortona, AR, 1953) vive ad Arezzo. Si è laureata in storia e filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha svolto e svolge tuttora l’insegnamento delle lettere presso un istituto superiore della città. Per la poesia ha pubblicato le raccolte Lo sguardo oltre… (2015), Onde mosse (2017) e Le parole dell’inquietudine (2019). Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in premi letterari. 100
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