Euterpe n°33 - "Amori impossibili tra arte, storia, mito e letteratura"

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RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°33 * LUGLIO 2021 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM

In questo rito carnevalesco vigono estremi che perdono ogni distanza, quasi, si può dire, entrassero in risonanza tra loro. E mica aspetti da poco: divisioni come sacro e profano, della baldoria e della morte, accostamenti che, prendendo spunto dalla chimica, nel solo giorno del Carnevale si regalano tra loro molecole per diventare, assomigliare all’altro capo, che fino al giorno prima non riteneva nemmeno di potersi sfiorare con chi o cosa non le era degno. Il rito del Carnevale come perno centrale aveva l’incoronazione del re da burla, che nell’arco della giornata viene per l’appunto incoronato, ma anche detronizzato entro il termine della festa. Ancora due contrapposti, così vicini tra loro. E di solito, dopo la deposizione, il re da burla viene decapitato. Viene decapitato in quanto essere unico, non sarà mai lo stesso, anche se dovesse essere incoronato l’anno successivo. Secondo Batchin è nella Roma antica e nel tardo Medioevo che vede la realizzazione della funzione del Carnevale. Rimanendo comunque vivida anche nel Rinascimento, tanto che l’atteggiamento della parodia dà i suoi frutti più succulenti: Erasmo, Cervantes, con la loro ricchezza di linguaggio in cui vengono a mescolarsi espressioni sublimi e plebee. Nel tardo Medioevo il Carnevale si estendeva a giorni e giorni di fiera, vendemmie, persino sacre rappresentazioni, supportando di fatto in certe manifestazioni tutte le grandi feste ecclesiastiche. Sembra quasi che tale modello di Carnevale che ci arriva, al pari di un messaggio in una bottiglia, è quanto mai attuale, dove si spinge a sottomettere ogni valore alle esigenze della produzione. L’alternanza di “stili”, uno monoliticamente serio e l’altro carnevalesco, era dettata al tempo degli antichi carnevali in base al ciclo stagionaleagricolo. Sarebbe mai possibile, oggi, realizzare qualcosa di simile, come ad esempio in un tempo arcaico per le Olimpiadi, ossia alternanza tra cicli di produzione (frenetica?) e altri di festa, in cui quest’ultima si fa beffe delle differenze a tutti i livelli? Siamo lontani soltanto se lo vogliamo, e non è una citazione da social, visto che si va confermando anche attraverso esperimenti scientifici: siamo co-creatori di quanto succede nel nostro pianeta e, di conseguenza, a noi stessi. E allora, perché non festeggiare ogni giorno, magari uno spaccato di giorno, un cantuccio che sia il nostro focolare cui riscaldare lo spirito portando gli angoli della bocca verso l’alto. Come farebbero il Cappellaio Matto e i suoi amici durante il giorno del “Non compleanno”.

Limiti 3x2 di MICHELE VESCHI Per quel che potevo capire, non c’era tra loro alcun collegamento se non il tenue vincolo del succedersi nel tempo. (P. CHAMPKIN)

Per quanto si possa girarci attorno, la comunicazione è un processo. A volerne orientare quello che è il focus, possiamo dire che è il passaggio dal perché l’altro dice, o comunque vive una situazione data, al come la dice. Facciamo un passo indietro, o meglio, all’interno di questo paradigma. Secondo lo psicologo Paul Watzlawick, il primo (dei suoi cinque) assiomi sulla comunicazione recita così: “Non è possibile non comunicare”. Ecco che viene spontaneo inserire nel nostro tutto quotidiano, un nostro tutto collettivo. 66


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MICHELE BORDONI – “Intervista a Donatella Bisutti”

35min
pages 137-150

LORENZO SPURIO – “Intervista a Giovanna Fileccia, ideatrice della Poesia Sculturata”

20min
pages 151-160

MICHELE VESCHI –“Vicini alla Creazionedi Enzo Braschi”

4min
pages 135-136

LAURA VARGIU –“Poesie dell’indacodi Andrea Sponticcia”

2min
page 134

ENZO CONCARDI –“Epifanie dell’incredibiledi Carola Infonsini”

8min
pages 130-132

FRANCESCA LUZZIO –“Tutto questo tempodi Nicola Ravera Rafele”

2min
page 133

un volume-archivio”

3min
pages 128-129

GRAZIELLA ENNA – “Gli amori impossibili nella Gerusalemme Liberatatra opposizioni e devianza”

20min
pages 110-118

amorose: Le nostre anime di nottedi Kent Haruf”

9min
pages 124-127

LUCIO ZINNA – “Giselda Fojanesi e la sua avventura siciliana” LUCIA BONANNI – “Quando i legami familiari sono d’impedimento alle relazioni

14min
pages 119-123

FRANCESCO MARTILLOTTO – “Gli amori “infelici di fine” nella Gerusalemme Liberata”

15min
pages 105-109

FAUSTA GENZIANA LE PIANE – “Honoré de Balzac e Madame Hanska”

12min
pages 101-104

APOSTOLOS APOSTOLOU – “Il simbolo e la metafora fra mitologia, arte, poesia e letteratura”

7min
pages 94-96

DOMENICO DEFELICE – “L’amore impossibile di Solange de Bressieux”

10min
pages 97-100

LORETTA FUSCO – “Un viaggio chiamato amore”

4min
pages 82-83

AMEDEO DI SORA – “La barca dell’amore s’è spezzata…” ANNA MANNA CLEMENTI – “Il fascino dell’alba per un incontro storico memorabile:

8min
pages 87-89

Cartesio e Cristina di Svezia”

11min
pages 90-93

LORETTA FUSCO – “Noi ci diciamo cose oscure”

5min
pages 84-86

VALTERO CURZI – “La possibilità dell’impossibilità di un sentimento amoroso”

10min
pages 78-81

ANTONIETTA SIVIERO – “Mala Zimtebaum ed Edek Galinski: un amore ad Auschwitz”

3min
pages 76-77

SERGIO CAMELLINI – “Beatrice, amore tra mito, realtà e leggenda”

3min
pages 72-73

di una tragedia”

1min
page 64

LENNY PAVANELLO – “Domani è un altro giorno: riflessioni su Via col vento di M. Mitchell”

4min
pages 70-71

MICHELE VESCHI – “Limiti 3X2”

9min
pages 66-69

MARIA POMPEA CARRABBA – “Pudico desiderio”

1min
page 50

TINA FERRERI TIBERIO – “Ettore e Andromaca: l’addio”

5min
pages 74-75

MICHELE VESCHI – “Il Re burla”

2min
page 65

GIOVENALE – “Messalina” (traduzione di Corrado Calabrò

2min
page 39
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