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LENNY PAVANELLO – “Domani è un altro giorno: riflessioni su Via col vento di M. Mitchell”

«Domani è un altro giorno»: riflessioni su Via col ventodi M. Mitchell di LENNY PAVANELLO105

Rossella e Rhett: l’amore impossibile.

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Si attraggono, si sposano, si prendono, si respingono e si lasciano: a tutta prima non sembra la trama classica di un amore impossibile, quanto di un amore vissuto e pure in ogni modo. Segnato, inevitabilmente e fin dall’inizio, dalle ingombranti personalità dei due protagonisti. Soggiogati dal film e dalle chiacchiere dell’immaginario collettivo, pochi si soffermano a ripensare e rileggere con attenzione l’ultima parte del libro – quella che narra la vita coniugale dei due protagonisti – mentre essa è l’apoteosi del romanzo e dello straordinario rapporto d’amore moderno narrato dalla Mitchell dopo quasi settecento e più pagine di ricostruzione storica e intrecci personali. Non il dualismo Ashley-Rhett o Rossella-Melania; non l’appassionata ricostruzione storica di un Sud che non si piega personificato nella protagonista; ma l’amore impossibile di un uomo e di una donna: un amore di cui Rossella “si accorge” solo quando è troppo tardi.

L’egocentrismo è ciò che divide Rossella e Rhett e che rende impossibile il loro burrascoso amore: li fa arroccare ognuno nel proprio ego, in attesa che sia l’altro a rivelare la sua debolezza per primo (alias il suo amore e il suo bisogno dell’altro per essere felice), in modo da rivelare la propria per secondo. Ugualmente cinici, orgogliosi, passionali e amorali. Pretendono di trovare miracolosamente nell’altro quel nocciolo di dolcezza in cui potersi rifugiare rimanendo se stessi: sfrontati e senza scrupoli. Ed esserne accettati. Pretendono di dominare l’altro e di tenere sempre il controllo della situazione: non è un caso, infatti, che Rhett ammiri e voglia bene a Melania, così diversa da Rossella, e quest’ultima sia attratta per quasi tutta l’esistenza dal rassicurante Ashley. Non è ciò che vogliamo tutti?

L’attrazione sensuale e la dolcezza sicura. La passione e il porto tranquillo. Lo stronzo/a che a noi (e solo a noi) dona il suo vero cuore. Troppo per poter essere possibile. Quantomeno capita a pochi e per quello che ne sappiamo Rhett e Rossella non sono tra questi. Duri e spietati, temono di perdere troppo facendosi scoprire fragili di fronte all’amore. «Sei troppo brutale con chi ti ama, Rossella»: sono le parole di Rhett quando la lascia. Riuscite ad immaginare una situazione più contemporanea?

I due protagonisti non sono divisi dal fato avverso ma dal proprio “io” che mal si concilia con un “noi”, e nessuno dei due è disposto a concedere tanto da diventare l’anello debole, che pure esiste in ogni relazione. Rhett ne fa una spietata e mirabile analisi nel lungo monologo alla fine del romanzo, in cui passa in rassegna la loro storia e analizza tutte le situazioni in cui ha aspettato un passo da lei: e Rossella non può fare altro che assentire e confermare che contemporaneamente aspettava un passo da lui.

105 LENNY PAVANELLO (Cavarzere, VE, 1978) vive a Brugine (PD). Lavora come impiegata e coltiva la passione per la scrittura e la lettura. Ha pubblicato il romanzo Calma apparente(2011). Ha partecipato a vari concorsi; si è classificata al terzo posto al Premio Letterario “Città di Siena” nel 2016.

Si badi bene: la Mitchell affida l’esemplare analisi a Rhett, non alla pratica ragazza irlandese campionessa negli affari ma poco incline ai ragionamenti intellettuali e al sentimento. A lei affida la capacità imprenditoriale, l’abilità e la mancanza di scrupoli negli affari, il coraggio di essere se stessa e di rialzarsi in ogni situazione, ad ogni costo (diciamolo fuori dai denti: Rhett è solo un avventuriero, Rossella è la self made woman!). E in piena coerenza col personaggio a lei affida la celeberrima battuta finale: «Domani è un altro giorno».

Un altro giorno per riconquistare Rhett, certo; per tornare a Tara e leccarsi le ferite; per ripensare se stessa e ritrovare la sicurezza perduta; per progettare una vita dove potrebbe anche non esserci “lui”; e, visto che si tratta di Rossella, per un nuovo abito e una nuova pettinatura che la renda più sicura e audace.

Chiunque di noi donne oggi, nel 2021, potrebbe progettare le stesse cose e pronunciare quella frase. Chiunque di noi, uomo o donna, potrebbe trovarsi, si è trovato o si trova a vivere un amore del genere, dove l’affermazione della propria personalità non si amalgama con una vita a due. Io non smetto di sperare che qualche buon critico o insegnante di letteratura sdogani questo grande romanzo dalle crinoline del film, dalla questione razziale (che tanti consensi attira sempre), dalla nomea di romanzo rosa travestito da storico, dagli stereotipi e dalle frasi ad effetto, per riconsegnarci una grande storia moderna: d’amore impossibile e affermazione personale, rivincita e resistenza, solitudine personale e di coppia. Una storia che Margaret Mitchell ha astutamente rivestito di romanticismo, ingannando così censura, moralisti e perbenisti. Qualcuno che ci riconsegni finalmente il vero senso di quella conclusione perfetta: «Domani è un altro giorno».