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di una tragedia”

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Rubrica a cura di Lucia Bonanni, Valtero Curzi, Francesca Luzzio, Francesco Martillotto e Lorenzo Spurio

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Didone nel I libro dell’Eneide: preparazione e costruzione di una tragedia di FILOMENA GAGLIARDI104

Un esempio del tutto significativo di Amore impossibile, capace di travalicare i secoli e arrivare ancora dritto al nostro cuore e alla nostra anima, è quello di Didone ed Enea, magistralmente raccontato da Virgilio nell’Eneide .

Il tema di Enea è recentemente tornato di grande attualità, soprattutto per la questione dei migranti, ma anche per una serie di felici pubblicazioni recenti sull’eroe troiano. Enea è un profugo, destinato ad assumere su di sé la responsabilità di rifondare altrove una nuova Troia. Ostacolato nel suo viaggio dagli dei e dal fato, sbarca a Cartagine e, grazie all’aiuto Venere, viene accolto da Didone. Venere, la dea dell’amore, aiuta il troiano in quanto suo figlio, ma anche perché sempre un Troiano, Paride, l’aveva dichiarata come la più bella fra le donne; per gelosia e invidia, Giunone, ostacola il compimento del progetto di Enea, anche se alla fine deve soccombere pure lei al Destino. Didone viene dalla Fenicia dove ha già sofferto abbastanza per via del fratello che le ha ucciso il marito. Con coraggio, come ci dice Virgilio, si mette a capo di una spedizione per rifarsi una vita altrove, a Cartagine dove fonda un regno ricco e sfarzoso. Didone è una profuga, come Enea. E ha nobili origini, proprio come lui. Come lui ha sofferto. Inoltre è bella, è ricca, è raffinata: è adatta per Enea.

Eppure le cose non sono mai semplici. Altrimenti non ci sarebbero le storie, non ci sarebbe la letteratura, non ci sarebbe l’umanità. Il paradosso tragico è che Didone, che dà tutto per Amore, viene proprio ingannata da Amore. Il suo innamoramento è sapientemente anticipato da un antefatto che serve al lettore a capire le dinamiche

104 FILOMENA GAGLIARDI (San Benedetto del Tronto, AP, 1980) vive a Colli Del Tronto (AP). Insegnante di materie letterarie nelle scuole secondarie. Ha collaborato con associazioni culturali e con l’Università di Macerata, partecipato a convegni come relatrice e pubblicato contributi su varie riviste specializzate. Per la poesia ha pubblicato Tempo e Amore- in una stagione di prosa (2008), Un nuovo anno (2009) e De viris ilustribus (2020). Sue opere sono state pubblicate in varie antologie e sulle riviste «Qui Libri», «Oubliette Magazine».