3 minute read

LAURA VARGIU – Recensione de La seminatricedi Mauro Leonardi e Adriana Di Salvo

Tra le pagine de L'ultimo Ducaavverto come se ci fosse da parte dell’autore il desiderio di voler mettere ordine tra le cose. Il libro è come se fosse una sorta di diario al quale affidare la memoria storica. Iovene scandisce gli anni attraverso fatti del passato che non riguardano solo la città di Napoli ma si estendono all'Italia per arrivare in altre parti del mondo. Ne esce uno spaccato storico che dalla monarchia arriva ai nostri giorni. Attraverso il giovane Aloisio l’autore evidenzia quanto la nobiltà d’animo sia più importante della nobiltà di un titolo. I titoli nobiliari si acquisiscono in eredità insieme alle proprietà e ai conti in banca, ma la nobiltà d’animo si costruisce vivendo e agendo per il bene della comunità. Ed è quello che fa l’erede Aloisio, medico del nostro tempo, impegnato nella ricerca del vaccino per sconfiggere il virus Covid-19 che dall’inizio del 2020 ha sconvolto le nostre vite.

Aloisio lo immagino come una colomba bianca che sbuca dal cilindro nero per volare libera ad ali spiegate, un simbolo di speranza e di continuità di vita. Sarà Aloisio che dirà al padre Amedeo “Papà, sei tu l’ultimo Duca”, sottolineando quanto il suo essere persona travalichi il suo originario ruolo di “Nobile Duca”. In fondo non è così per ognuno di noi? Al di là dei nostri ruoli e delle cariche che ricopriamo nella società siamo semplicemente persone capaci di costruire o demolire il tessuto sociale nel quale ci muoviamo.

Advertisement

Con freschezza e pacatezza il prestigiatore Italo Iovene ha estratto dal cilindro una storia che possiede ritmo e musicalità, verità e fantasia, certezze e dubbi, ricordi e speranze, silenzi e cori celesti.

La seminatricedi Mauro Leonardi e Adriana Di Salvo Recensione di LAURA VARGIU168

Pubblicato la scorsa estate dalla casa editrice in crowdfunding bookabook, La seminatriceè un libro scritto a quattro mani dai siciliani Mauro Leonardi e Adriana Di Salvo. Non un romanzo, ma una sorta di biografia che, nel corso dell’opera, diviene anche autobiografia con gli interventi diretti della stessa Di Salvo che si racconta in prima persona.

È lei, infatti, o meglio la sua intensa esperienza di vita dal forte impegno sociale al centro di queste pagine che incuriosiscono e catturano l’attenzione del lettore fin dal principio. Leonardi imbastisce una “narrazione” mirata a mettere subito al centro la figura di questa donna che appare fuori dal comune già al primo incontro. Un’amicizia, quella tra Leonardi e Di Salvo, nata poco tempo prima, per pura c asualità, a un circolo di bridge.

“Ma chi è Adriana? […] Devo ammetterlo, ancora oggi non so da dove cominciare, tante sono le cose che mi vengono in mente. Per essere sintetici, una gran confusione che nasce anche da riflessioni che ancora oggi faccio fra me e me.”

A poco a poco, emerge un bellissimo ritratto femminile che non può non suscitare ammirazione: figlia, moglie, madre, psicologa e psiconcologa.

168 LAURA VARGIU (Iglesias, SU, 1976) si è laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Cagliari, discutendo una tesi in storia e istituzioni del mondo musulmano. Ha svolto esperienze lavorative in ambito universitario e nella pubblica amministrazione e ha collaborato a testate giornalistiche. A seguito della sua partecipazione ai concorsi letterari, è presente con racconti e poesie in numerose raccolte antologiche. Ha pubblicato Il cane Comunista e altriracconti(2012), Il viaggio (2015) La Moschea(2015), Viaggi –Racconti mediterranei(2016) e I cieli di Gerusalemmee altri versi vagabondi(2016). Tra i vari riconoscimenti ottenuti, il primo posto per la sezione poesia singola al XXVII Premio “La Mole” di Torino (2013) e una menzione d’onore alla V Edizione del Premio “L’arte in versi” di Jesi (2016).