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LUCIANA RAGGI – “Ti sottrai al calcolo impossibile”

Dentro, quella sete che mi assomigliava, una ferita e un abisso gentile a dirmi nel silenzio l'infinito imperfetto racchiuso in un sorriso.

“Ti sottrai al calcolo impossibile” di LUCIANA RAGGI75

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Ti sottrai al calcolo impossibile di confini di sicurezza. Difficile scrivere il destino per il seme interrato Ascoltare l’essenza del tempo fra orizzonti spenti nella nebbia Nutrire parole autentiche da masticare lente per digerire veloce. Contare i giorni scartando frammenti incandescenti Contare i giorni passati lenti. Valgono quanto fogli accartocciati da contare e da buttare fogli accartocciati con parole avariate avvolti in un consumato quotidiano in attese opache in attese di nuove energie di semi che crescono al buio di gesti inconsueti su nuovi spartiti su orditi di luna e trame di speranza. Semi di buio per dar senso alla notte semi di luce da accogliere in modalità silenziosa ignorando l’eco di una sofferenza sorda che resiste e insiste su tagli profondi che fanno rumore forte. Col soqquadro negli occhi abiti comodi e colorati verso mete precarie e lontane ci mettiamo in cammino.

75 LUCIANA RAGGI (Sogliano al Rubicone, FC, 1954), si è laureata presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna, vive a Roma. Per la poesia ha pubblicato: Sorsi di sole(2010), Oltremisura (2015), S’è seduta (2017), Variazioni minime (2020). Ha curato la pubblicazione di At vlèm bèn,zirudèli in dialetto romagnolo di Decio Raggi. Nel 2020 ha curato, con Vittorio Pavoncello, l’antologia Buchi neri vuoti di memoria. Con Fabio Sebastiani e Maurizio Mazzurco, è stata curatrice di Gabbia no(2020), poemetto collettivo in terza rima e di Amicizia virale (2021), poemetto collettivo in ottave con prefazione di Giorgio Patrizi.