Euterpe n°34 - "Desiderio di evasione, vagabondaggio ed erranza: suggestioni, simbolismi e messaggi"

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RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°34 * FEBBRAIO 2022 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM

Wanderer del paesaggio, ma più della parola e dello spirito: Emerico Giachery di DOMENICO DE FELICE136

Erranza, erranti, vagabondaggio, vaganti, viandanti, pellegrini e tanti altri termini, sinonimi di cui la nostra bella lingua è ricca, sono stati e sono in letteratura temi di vasta e suggestiva portata. Tra gli autori di nostra conoscenza che li hanno usati e praticati a livello fisico e mentale, cioè, percorrendo territori reali e della fantasia, c’è senz’altro Emerico Giachery, wanderer per eccellenza fisicamente e ancor più del pensiero e della parola. Non c’è una sola sua opera che non risponda a temi o aspetti inerenti il “desiderio di evasione, vagabondaggio ed erranza”; ciò che di lui più affascina - giacché il primo ad essere sedotto è proprio lui - è la parola in sé, il suo potere che attrae come calamita, che “chiama, e preme per l’ansia di generare musica di pagine tutte ancora da immaginare ”. Il suo, per certi aspetti, è un cammino dantesco della memoria e del cuore, attraverso il quale incontra, e ci partecipa, una schiera infinita di personaggi, poeti e filosofi, scrittori e musicisti, pittori, artisti, santi, che hanno lasciato eredità, oltre che di sapere, di “caldi sensi”, tanto per citare il grande Foscolo. L’uomo - afferma Giachery - non solo ha il diritto di abitare poeticamente la terra; ha anche il dovere di contribuire, col suo operato, al progresso umano e sociale. Questo compito spetta a chiunque, qualunque sia il suo lavoro, la cultura, e senza neppure, a volte, la fatica di preparare progetti, perché si può partecipare anche con una sola “iniziativa

gentile, un gesto di solidarietà, di condivisione, una parola di incoraggiamento, un sorriso di benevolenza”. Da condannare è solo il Male fatto con intenzione, con crudeltà, e non solo

verso l’uomo, ma verso la Natura in genere, animali e piante compresi. Giachery è sulla stessa lunghezza d’onda di chi, anche nell’antica Grecia, considerava il Bene come Bellezza e Luce e il Male come tenebra. Le opere di Giachery non hanno ombre, se non quelle poetiche che contribuiscono all’armonia e alla esaltazione della luce. Ombre paradisiache, dantesche. Alighiero Cusano è nel vero quando afferma che in Giachery manca l’ombra e il negativo, manca il soggetto e la conseguenza di tutto ciò che è il contrario del positivo. Quelle di Giachery sono opere come soli che emanano luce di grazia e di poesia attraverso le parole degli uomini grandi; son frutto di letture approfondite, di amore alla parola di un interprete che sa scavare nelle opere altrui fino a trovare e riportare in superficie, per regalarcele, le più belle pepite, le pietre preziose della sapienza d’ogni tempo. Giachery è un “errabondo” della parola (e non solo, se un bel momento confessa che in lui sonnecchia “un cavaliere errante” nel “cammino dei pensieri”). Il suo è un linguaggio lungamente e sostanzialmente concimato dall’humus culturale e secolare dell’intera Europa. Amante nella realtà di campi e verdi prati, di montagne, di paesaggi veri o metafisici descritti dai poeti e immortalati dai pittori, sublimati dalla musica, egli trasporta nella sua scrittura tutto il pathos e le interiorità di cui si sente fermentato. Viandante nel reale e nel fantastico, la cui lingua interpreta continuamente vissuto e letteratura e arte: un continuo ardente crogiuolo di “strati psichici”, umorali, che sazia pur aumentando in noi fame e ingordigia. DOMENICO DEFELICE (Anoia, RC, 1936) vive a Pomezia (RM). Poeta, scrittore, giornalista e saggista, collaboratore di numerose testate tra cui «Nuova Antologia», «Pietraserena», «La Voce di Calabria», «La Voce Pugliese», «Il Corriere di Reggio», «La Procellaria», «Alla Bottega», «La Voce del Mezzogiorno», «Cronaca di Calabria», «Minosse», «Aspetti Letterari», «La Gazzetta Ciociara», «La Sonda», «Luce Serafica», «Satura», «Vernice» e per quindici anni del quotidiano «Avvenire»; attualmente dirige il mensile «Pomezia-Notizie». 136

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Articles inside

DOMENICO PISANA – Recensione de Indiscrezioni dal fortiliziodi Sergio Carlacchiani

11min
pages 133-138

MICHELE BARBERA – Recensione di Arrèri ô scurodi José Russotti

4min
pages 131-132

FRANCESCA LUZZIO – Recensione de Inchiesta sulla poesiadi Lorenzo Spurio

2min
page 126

GABRIELLA MAGGIO – Recensione de Matera e una donnadi Dante Maffia

2min
page 122

LAURA VARGIU – Recensione de La seminatricedi Mauro Leonardi e Adriana Di Salvo

3min
page 128

GIOVANNA FILECCIA – Recensione de Neoplasie civilidi Lorenzo Spurio

7min
pages 123-125

DAVIDE TOFFOLI – Recensione de La città dei vividi Nicola Lagioia

2min
page 121

ANTONIETTA FLORIO – Recensione de L’atto creativo in Baudelairedi Silvia Peronaci

4min
pages 119-120

LAURA VARGIU – Recensione de Uno più uno fa unodi Valentina Casadei

3min
pages 129-130

GIOVANNA FILECCIA – Recensione de L’ultimo Ducadi Italo Iovene

2min
page 127

ANTONIO FIORI – Recensione de L’infinito ronziodi Davide Toffoli

2min
page 118

FRANCESCA LUZZIO – Recensione de Lampedusa a mille migliadi Matteo Mohorovicich

2min
page 117

MICHELE VESCHI – Recensione de Diario di una schiappadi Jeff Kinney

2min
page 115

ANTONIO VANNI – Recensione de Il linguaggio perdutodegli oggetti di M. Stella Rossi

1min
page 114

CARMEN DE STASIO – “Le misure creative dell’erranza”

9min
pages 110-113

LUCIA NARDI – Recensione de Donne eccezionalidi Alessia Maracci

2min
page 116

DILETTA FOLLACCHIO – “Evasione, erranza e vagabondaggio da e nella esistenza”

6min
pages 108-109

FRANCESCO MARTILLOTTO – “Torquato Tasso “peregrino errante””

9min
pages 104-107

da Ulisse a Herman Hesse”

8min
pages 101-103

DENISE GRASSELLI – “Evasione e introspezione nel Notturno indianodi Tabucchi” FILOMENA GAGLIARDI – “La dialettica fra errare e ritrovarsi come essenza di tutte le storie:

5min
pages 99-100

Emerico Giachery”

7min
pages 96-98

LORENZO SPURIO – “Maledettismo e nomadismo in Raymond Carver. Un avvicinamento al geniale scrittore americano attraverso la lettura di padre Antonio Spadaro”

16min
pages 91-95

STEFANO BARDI – “Dal tramonto all’alba: Bruck, Schiavoni e Puglisi”

4min
pages 86-87

simbolismi e messaggi”

7min
pages 88-90

Jack Kerouac”

8min
pages 82-84

LUCIANO DOMENIGHINI – “Vagabondaggio ed erranza. Appunto sulla parola “errare””

2min
page 85

FAUSTA GENZIANA LE PIANE – “Arthur Rimbaud, un vagabondo nato”

9min
pages 78-81

APOSTOLOS APOSTOLOU – “Il gioco del mondo come evasione. Il filosofo Kostas Axelos e l’affascinato amaro gioco del mondo come evasione”

9min
pages 75-77

GRAZIELLA ENNA – “L’erranza come ricerca inesausta di se stessi: dal trascendente all’immanente, dal sacro al profano. Esempi in Petrarca e Ariosto”

16min
pages 68-74

LUCIA BONANNI – “Erranze emotive, percezioni e messaggi nel romanzo Stonerdi John Williams. Lettura critica”

16min
pages 58-63

FRANCESCA INNOCENZI – “Il mito di Ulisse nella poesia del Novecento: Pascoli, Kavafis, Saba”

9min
pages 64-67

MARIA LENTI – “Dove ti trovo per ritrovarti?”

4min
pages 56-57

VALERIA BIANCHI MIAN –“Horreur du domiciliee altri mostri”

5min
pages 52-53

ANTONINO CAUSI – “La cultura hobo”

4min
pages 54-55

ANGELO ARIEMMA – “Viaggi letterari”

2min
page 50

LORETTA FUSCO – “Bukowski: nato per essere”

2min
page 51

MASSIMO BELLUCCI – “Andarsene a piedi”

4min
pages 43-44

ANTONIETTA SIVIERO – “Evasione, sogno, fantasia, un quid in più della mente umana”

2min
page 45

SERGIO CAMELLINI – “Nell’infanzia, la stagione dei perché dà felicità o infelicità?”

6min
pages 46-48

LUCIANA RAGGI – “Ti sottrai al calcolo impossibile”

1min
page 38

ANNA CASCELLA LUCIANI – “Erranza”

2min
page 10

RENATO MINORE – “Io passeggio per passeggiare”

3min
pages 41-42

DANTE MAFFIA – “Anna Achmatova a Modigliani (Parigi, 1910)”

2min
page 15

ANNA VINCITORIO – “Errare alla ricerca dell’isola”

3min
page 49
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